L’intergruppo parlamentare “Per la musica” muove ufficialmente i primi passi. Senatori e Deputati attenti all’educazione musicale, non solo in ambito scolastico, ma come linguaggio fondamentale dell’uomo, a cui i cittadini devono potersi accostare più facilmente. Musica come elemento formativo, nonché occupazionale, per le generazioni presenti e future. Un progetto di cui mi sono fatta promotrice, in linea con DDL “Abbado”, che omaggia il compianto Maestro e intende valorizzare l’insegnamento della musica e delle discipline artistiche in tutte le scuole di ogni ordine e grado; perché cultura, bellezza e talento possano essere davvero di tutti.
L’intergruppo nasce sulla spinta delle azioni promosse dal Governo, con particolare riferimento agli indirizzi dei Ministeri della Cultura e dell’Istruzione, delle tante iniziative legislative e della crescente attenzione delle commissioni parlamentari a sostegno della produzione, della fruizione e della formazione musicale. Non a caso l’iniziativa nasce nell’ambito degli eventi legati alla tradizionale Festa europea della Musica, celebrata lo scorso 21 giugno, a partire dal convegno “La Musica in Mezzo al Guado”, organizzata da Arci, AudioCoop e Amici della Musica insieme al MEI, che ha permesso ai parlamentari intervenuti di recepire le tante criticità, ma anche il grande potenziale della cultura musicale da parte degli operatori del settore e delle associazioni.
L’intergruppo è stato fondato ufficialmente agli inizi di luglio e ha subito raccolto l’adesione di una quarantina fra Senatori e Deputati appartenenti a diversi schieramenti politici. Una realtà eterogenea, dunque, che testimonia come il rinnovamento culturale può essere sostenuto in maniera trasversale.
Venerdì 5 agosto ci siamo riuniti per la prima volta a Palazzo Madama, per tracciare le linee programmatiche di “Per la Musica”. Fra gli obiettivi fondamentali, il monitoraggio delle iniziative di Governo e Parlamento. In questo senso, risulta particolarmente rilevante lo scambio informativo fra le due Camere all’interno dell’Intergruppo stesso; nonché l’individuazione delle priorità per settore, a cui dare risposte concrete.
I lavori procederanno per aree tematiche, ciascuna con un sottogruppo preposto, in cui ci occuperemo di formazione musicale, diritti degli artisti (SIAE, IMAIE, ENPALS/INPS), musica e spettacolo (FUS, leggi di settore, qualità/livelli essenziali), agevolazioni fiscali (associazionismo, aziende, consumatori), dei decreti attuativi di provvedimenti già in vigore (es: Art Bonus, Valore Cultura, Agenda Digitale) e predisposizione del recepimento delle direttive europee.
Ambiti tematici su cui è prevista l’attivazione di un’indagine conoscitiva, che verrà condotta nello spirito della “politica dell’ascolto”: i sottogruppi parteciperanno a una serie di audizioni con i vari soggetti esterni, che si terranno dalla prima metà di settembre. I risultati dell’indagine, che comprenderà anche informazioni e osservazioni raccolte, nonché relative proposte, saranno successivamente presentati a fine ottobre presso la Commissione Istruzione del Senato, che ha già predisposto uno specifico affare assegnato.
Inoltre, in autunno, “Per la musica” sarà presentato pubblicamente nel corso di un evento alla presenza del Ministro della Cultura, Dario Franceschini.
L’avventura dell’Intergruppo è appena iniziata; in qualità di parlamentare, ma anche di docente di educazione musicale, ho constatato con grande piacere che molte delle proposte operative, formulate già nella prima seduta, riguardano i giovani. Per loro la musica può diventare un importante strumento di crescita, personale e sociale, ma anche un tramite “diverso” per avvicinarli alla politica e al mondo delle istituzioni.
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