Ferrara: «Insieme per costruire un’esperienza pilota di oil free zone e portare le istanze del territorio al Governo»
«Un confronto importante per manifestare al Ministro Gian Luca Galletti la posizione del territorio da sempre contraria al progetto di trivellazione di Eni a Carpignano e valutare insieme le potenzialità di un’area che ha tutte le caratteristiche per avviare il percorso per diventare una oil free zone». Così la Senatrice Elena Ferrara riferisce rispetto all’incontro dello scorso martedì 26 luglio tra il Ministro, il capogruppo in Commissione Ambiente al Senato, Stefano Vaccari, ed una delegazione del Comune di Carpignano guidata dal Sindaco Giuseppe Maio. «Il Ministro e i funzionari hanno ascoltato la nostra relazione in cui abbiamo evidenziato da un lato le caratteristiche del territorio e la decisione di puntare sulle eccellenze agroalimentari, dall’altro la determinazione nel tutelarlo dal punto di vista ambientale. Un confronto positivo, per trasferire, come già accaduto in Regione, informazioni in vista della procedura di Valutazione di Impatto Ambientale» spiega il primo cittadino di Carpignano. «Ancora un passo importante grazie al lavoro in rete in cui abbiamo inteso coinvolgere anche il Comitato DNT rappresentato dal presidente Marcello Marafante» conclude Maio.
«L’impegno del Partito Democratico ad ogni livello istituzionale non è mai venuto meno: sul territorio, in Regione, a Roma abbiamo espresso una posizione chiara in difesa della vocazione agricola dell’area e per uno sviluppo sostenibile che guardi alla green economy piuttosto che allo sfruttamento degli idrocarburi» spiega la Senatrice Ferrara. «Tutti insieme – aggiunge Ferrara – abbiamo lavorato con il Ministero per costruire un percorso virtuoso, un’esperienza pilota di oil free zone, consapevoli, inoltre, che dopo il pronunciamento contrario di Regione Piemonte, è importante che la Commissione ministeriale per la Valutazione dell’Impatto Ambientale abbia le informazioni necessarie per pronunciarsi correttamente in merito al progetto di ENI».