Nella giornata in cui la campagna Una Vita da Social della Polizia Postale – inserita nel progetto Generazioni Connesse, coordinato dal Miur – ha fatto tappa a Oleggio, la città di Carolina Picchio, prima vittima di cyberbullimo, la Senatrice Elena Ferrara annuncia: «Il ddl a prevenzione e contrasto del cyberbullismo potrebbe essere discusso nell’Aula della Camera entro la prossima estate. Entro il mese febbraio – specifica la parlamentare, prima firmataria della proposta di legge – saranno valutati gli emendamenti nelle Commissioni congiunte Giustizia e Affari sociali, nelle quali il provvedimento è attualmente al vaglio. Il testo di partenza sarà quello approvato all’unanimità dal Senato, lo scorso 20 maggio. Se l’iter procederà senza intoppi, entro la fine del 2016 potremmo arrivare ad avere la Legge».
Una notizia accolta con grande favore dalle autorità, presenti all’iniziativa, fra cui il questore Gaetano Todaro e il sindaco di Oleggio Massimo Marcassa, i quali hanno sottolineato l’importanza di promuovere iniziative di informazione, che possano contribuire a creare consapevolezza sull’uso del web nei ragazzi, tanto quanto negli adulti.
Davvero numeroso il pubblico che, questa mattina, ha preso parte agli incontri informativi, svoltisi sul truck multimediale che da ormai tre anni gira l’Italia per far conoscere i rischi legati all’uso della Rete a ragazzi, genitori e insegnanti. «La tappa di oggi è speciale – ha commentato la Senatrice Ferrara – perché qui a Oleggio si incrociano tante storie: quella di Carolina, che con la sua decisione definitiva ci ha lasciato tanti punti di domanda; quella del progetto “Fragile, maneggiare con cura”, che vede capofila l’istituto comprensivo Verjus e sostenuto dal Miur. Lo straordinario percorso educatico della Polizia Postale e delle Comunicazioni, pilastro nel contrasto ai cyber crimini, ma anche nella formazione e prevenzione. Infine la mia storia, quella di un’insegnante colpita direttamente e profondamente dalla vicenda di una sua ex allieva, proprio alla vigilia dell’esperienza parlamentare. Una storia che mi ha spinto a impegnarmi sul fronte normativo già dai primissimi giorni della legislatura, portando il fenomeno del bullismo digitale vero i minori sul tavolo della Commissione Diritti Umani».
Protagonisti dell’evento sono stati i ragazzi dell’istituto Verjus e dell’Enaip, che partecipano a “Fragile, maneggiare con cura”: un progetto che coinvolge tutte le fasce d’età, mettendo in rete scuole, istituzioni e servizi sociali locali, facendo informazione ed educazione anche attraverso linguaggi artistici, come il teatro.
Toccante, ma anche molto significativo il momento in cui lo studente Matteo Marini ha letto un messaggio in ricordo di Carolina, scritto a più mani con altre quattro amiche della ragazza scomparsa: «Ci hai lasciati così giovane – si legge in un passaggio – provocando un senso di vuoto, che è stato riempito con diverse riflessioni». Parole importanti, soprattutto perché pronunciate davanti al padre della ragazza, Paolo Picchio, che ha ricordato il testamento lasciato dalla figlia: “Il suo ladcito è stato raccolto dalle istituzioni, lo conferma il fatto che oggi siamo qui». Preziosa anche la testimonianza offerta dai peer educator del progetto Per Tommaso, promosso da Rotary Val Ticino Novara e Asl NO, che grazie a una formazione specifica operano in vari istituti della provincia di Novara per confrontarsi e informare i loro coetanei sull’uso del web.
Leggi la lettera delle compagne di classe hanno scritto a Carolina.