«Gli enti locali rappresentano il primo punto di contatto tra Stato e cittadino. Con l’approvazione del Decreto Legge sugli Enti locali abbiamo voluto salvaguardare la loro piena operatività a tutela, in primis, dei servizi ai cittadini». La Senatrice Elena Ferrara commenta così l’approvazione del Decreto Enti Locali a Palazzo Madama che ha già sortito espressioni di soddisfazione dal Comune di Novara. Un documento elaborato attraverso un costante confronto con le autonomie locali, dalle Regioni ai Comuni, a partire da accordi siglati negli scorsi mesi tra Governo e Associazioni rappresentanti gli Enti territoriali. «Sugli enti di secondo grado – spiega la Senatrice – abbiamo valutato di considerare il 2015 come un anno straordinario, proprio alla luce della trasformazione in atto: le Province potranno quindi redigere il bilancio anche solo per l’anno in corso e non per l’attività pluriennale». Salvaguardare gli equilibri finanziari per garantire i servizi essenziali a cittadini e territori, accogliendo le sollecitazioni avanzate da molti enti tra cui la Provincia di Novara, anche attraverso l’Upi. Questi gli obbiettivi di una serie di emendamenti introdotti in sede di conversione del decreto, raggiunti anche grazie al lavoro delle relatrici Magda Zanoni e Federica Chiavaroli. «In quest’ottica – prosegue Ferrara – anche la riduzione, dal 3 al 2%, delle sanzioni per le Province che non hanno rispettato il patto di stabilità 2014, che potranno peraltro assumere con contratti a tempo determinato fino a dicembre 2015. Inoltre sarà possibile utilizzare l’avanzo di amministrazione in fase di bilancio di previsione, mentre per le Province in difficoltà è previsto uno stanziamento di 30milioni di euro».
Stanziamenti anche per i Comuni medio-piccoli, cui saranno destinati circa 30milioni di euro residui del Fondo di solidarietà comunale 2014. «Oltre 2.600 Comuni sotto i 60mila abitanti – precisa Ferrara – beneficeranno di questo stanziamento, 2.400 dei quali con meno di 10mila abitanti». Risorse consistenti cui si aggiungono 530milioni in compensazione del mancato gettito IMU, IMU agricola e Tasi 2014. «Importanti risorse – evidenzia la parlamentare piemontese – ma anche interventi sulle norme ed in particolare la possibilità di sforare il patto di stabilità per interventi relativi ad eventi calamitosi, bonifica dall’amianto, edilizia scolastica e funzioni capofila degli enti. Senza dimenticare che i Comuni potranno assumere personale per i servizi educativi e scolastici comunali in quanto professionalità assenti in altri livelli territoriali». Azioni e misure, quelle relative al patto di stabilità, finalizzate peraltro alla sostenibilità dell’avvio a regime dell’armonizzazione contabile, che entrerà in vigore il prossimo anno.
Il provvedimento affronta anche il tema del lavoro. «Il fondo destinato alle Regioni per sostenere il funzionamento dei servizi per l’impiego sale da 70 a 90 milioni di euro; contestualmente sarà predisposto un piano nazionale per l’impiego coordinato di fondi nazionali e regionali, nonché delle risorse di programmi operativi cofinanziati da fondi europei», chiarisce Ferrara sottolineando la collaborazione attiva con le Regioni. Un dialogo che comprende l’applicazione del Patto per la salute, con una riduzione del livello complessivo del finanziamento del Servizio sanitario nazionale, pari a 2.352 milioni di euro annui a partire dal 2015, e un risparmio di circa 10 miliardi in cinque anni, da reinvestire proprio nel Servizio sanitario. «Cifre certamente importanti – conclude la Senatrice – reperibili solo grazie ad un attento lavoro di controllo e verifica dei processi, una riorganizzazione efficiente del sistema, la rinegoziazione dei contratti di fornitura e l’utilizzo di centrali uniche di acquisto. Un percorso già avviato in Piemonte nella garanzia della qualità dei servizi ai cittadini e dei pazienti».
Per saperne di più una sintesi del decreto