Le panchine nuove di zecca di piazza Martiri, ad Oleggio, saranno già rimosse? Arriva, infatti, il parere negativo dalla Soprintendenza per i beni architettonici e paesaggistici, che chiede al Comune un progetto definitivo prima di valutare formale autorizzazione. Sette panchine in pietra di Luserna, costate circa 8mila euro, mai accettate dalla cittadinanza per l’eccessiva pendenza, la scomodità e la poca funzionalità degli arredi. Sulla questione interviente la Senatrice Elena Ferrara, oleggese e membro della Commissione beni culturali di Palazzo Madama. «Il nostro territorio – commenta – non può essere oggetto di superficialità da parte di quelle amministrazioni che non presentano adeguata sensibilità per il nostro patrimonio culturale».
Il rapporto tra realtà locali e patrimonio è un tema chiave del dibattito parlamentare, nell’ottica di ottimizzare la spesa pubblica e liberare risorse per la valorizzazione dei territori. «Una tematica importante – precisa Ferrara – a maggior ragione quando riguarda i bilanci dei Comuni. Sono già pochi i fondi a disposizione e non è certo tempo di sprechi». La bellezza come volano economico, e la cultura come elemento di sviluppo, sono concetti cari al Governo e ricorrenti nell’attività politica e istituzionale della Ferrara, «ma i contribuenti – aggiunge l’esponente Democratica – si aspettano servizi, invece di subire discutibili operazioni di arredo urbano». Il caso oleggese è emblematico, con buona pace dei proprietari degli immobili interessati, mai coivolti nella decisione, e dei cittadini, che non comprendono tuttora la necessità delle panchine in piazza Martiri.