Quasi duemila persone e una settantina di associazioni chiedono che la musica venga insegnata in tutte le scuole, a tutti i bambini, a partire dall’età di tre anni. Lo chiedono attraverso una petizione che sostiene il mio Ddl, attivata da “Fare musica tutti“, che in sole due settimane ha raccolto ampie adesioni. E’ davvero fortissimo e arriva dai cittadini il bisogno di recuperare il rapporto con la musica e più in generale con la cultura.
La musica ha segnato la storia del nostro Paese. Una tradizione lontana che, nei secoli, ha determinato il nostro linguaggio, la nostra architettura, il nostro pensiero. Un valore universale che ha contribuito alla formazione del concetto di italianità, ben prima dell’Unità nazionale. Eppure l’Italia di oggi appare come una grande quercia senza più radici. Un patrimonio unico e invidiato, ma purtroppo lasciato spesso a se stesso.
La mia esperienza di insegnante di Musica, il messaggio di giganti della nostra cultura, sopra tutti il Maestro Claudio Abbado, e non da ultima questa petizione così partecipata: per tutti questi motivi ho presentato il Disegno di legge “Disposizioni in materia di valorizzazione dell’espressione musicale e artistica nell’istruzione”, che non a caso ha già raccolto consensi trasversali.
L’arte e la bellezza vanno connesse con i territori, con le scuole e le istituzioni. Un concetto che ho ribadito nel corso del convegno internazionale “Pensiero ed emozioni nell’esperienza musicale” del 12 maggio, a Roma. Un appuntamento prestigioso, che ha visto la partecipazione, fra gli altri, del Sottosegretario all’Istruzione Roberto Reggi, di Luigi Berlinguer presidente del Comitato nazionale per l’apprendimento pratico della musica e di grandi artisti, quali Nicola Piovani e Danilo Rea.
E avrò ancora occasione di confrontarmi su musica e cultura al congresso “Quando la musica cambia la vita”, promosso dal Conservatorio Umberto Giordano di Foggia, che si terrà il prossimo 23 maggio, nonché al Primo Concorso Concorso di Orchestre Musicali Scolastiche, che andrà in scena il 31 maggio all’Abbazia di Goleto, in provincia di Avellino.
Il dibattito è aperto, non solo fra gli addetti ai lavori. Ed è con grande piacere che constato che anche gli organi di informazione stanno prestando grande attenzione al Ddl e al contesto culturale attuale in cui si inserisce.
Non dimentichiamo che dalla musica sono nate la danza, il teatro e il cinema. Suoni e note che hanno alimentato l’arte visiva e plastica, fino alle più moderne forme d’arte cross mediale.
Ecco perché inserire Musica, coreutica e teatro nel nostro programma scolastico significa rispondere a un diritto dei cittadini di domani, nonché a un interesse ineludibile per la nostra economia.
Se non alimentiamo la domanda interna di cultura, non potremo mai conferire sostenibilità a tutto il nostro patrimonio. Se non educhiamo alla cultura i nostri ragazzi, la futura classe dirigente non avrà quegli strumenti fondamentali per fare della bellezza un volano di sviluppo, anche urbanistico.
L’obiettivo è far sì che auditorium, teatri, conservatori, cinema, palazzetti e laboratori vengano messi a disposizione delle scuole, magari in sinergia con le tante associazioni culturali, per grandissima parte no profit, indispensabili per la valorizzazione dei talenti e l’educazione dei nostri ragazzi.
Dalla musica e dalle arti possiamo ricominciare per costruire un nuovo rapporto con la cultura. Lo possiamo fare iniziando dalla scuola, perché i bambini rispondono alla bellezza con entusiasmo, come hanno dimostrato i ragazzi che hanno partecipato al concorso “Scelgo Io”, promosso dall’associazione Cuore e Parole. Una risposta tanto spontanea e immediata, a tal punto che loro stessi possono aiutare anche i genitori a riscoprire le sensazioni di un concerto, il fascino di una mostra o la grande attualità dei classici del teatro.
Si tratta di una sfida, di certo non semplice, innanzitutto culturale, per valorizzare i talenti, le emozioni e l’espressione artistica a partire dall’ambito scolastico. La bellezza può aiutare i nostri giovani più fragili a uscire dal buio di una solitudine che spesso non viene percepita.
APPROFONDIMENTI
La petizione di “Fare musica tutti”
Il Ddl in sintesi (Visualizza)
Intervento audio al convegno internazionale “Pensiero ed emozioni nell’esperienza musicale” (Ascolta)
Testo intervento al convegno internazionale “Pensiero ed emozioni nell’esperienza musicale” (Visualizza)
Intervento alla premiazione del concorso Scelgo io (Visualizza)
RASSEGNA STAMPA TEMATICA
Left
“Note di vita civile” (Visualizza)
#cambiamomusica Un disegno di legge in nome di Abbado per l’educazione musicale nelle scuole
L’Unità
Partitodemocratico.it
‘Ddl Abbado’: progetto bipartisan per insegnare musica all’asilo
Tuttoscuola
‘Ddl Abbado’ al Senato: insegnare musica ai bambini dall’asilo
Corriere di Novara
Elena Ferrara alla premiazione Scelgo io (Visualizza)