Una mano tesa al mondo della scuola. Gli “esodati della musica” non saranno lasciati soli. I docenti precari di musica, infatti, con la riforma dell’Istruzione secondaria, rischiavano di ritrovarsi senza alcuna prospettiva di incarico e senza la possibilità di poter passare di ruolo. Una situazione che interessa un gruppo ristretto di insegnanti che, con l’istituzione dei Licei Coreutico Musicali, hanno assistito alla scomparsa della materia Educazione musicale dagli altri indirizzi della scuola superiore.
Una condizione limite su cui la Senatrice democratica, Elena Ferrara, ha voluto richiamare l’attenzione del Ministro dell’Istruzione, Maria Chiara Carrozza. «Con la collega Caterina Pes – spiega – abbiamo raccolto le istanze dei colleghi insegnati e rivolto un’interrogazione al Ministro con l’intenzione prima di tutto di fare chiarezza su una situazione in continuo divenire». Non solo, «i docenti che hanno prestato servizio e maturato esperienze negli istituti di secondo grado sono una risorsa importante e va riconosciuto loro il diritto di accesso nelle graduatorie e – aggiunge la Senatrice – l’opportunità di essere impiegati anche nei licei musicali presenti in province diverse rispetto a quella in cui si è inseriti».
Argomentazioni accolte dal Ministro che, proprio in questi giorni, ha dato rassicurazioni rispetto alla tutela delle figure professionali coinvolte nel processo di trasformazione del sistema scolastico. Nella risposta all’interrogazione, Maria Chiara Carrozza individua nei regolamenti per la razionalizzazione e l’accorpamento delle classi di concorso lo strumento per governare questo delicato passaggio: «Verranno così stabiliti titoli professionali e culturali necessari per ottenere la titolarità degli insegnamenti», chiarisce Ferrara, precisando che «la fase di passaggio dal vecchio al nuovo ordinamento è disciplinata da provvedimenti annuali per le operazioni di definizione degli organici e per l’assegnazione delle supplenze. Una scadenza annuale cui riseverò massima attenzione». Un riguardo assicurato anche da parte del Ministero in sede di contrattazione con le organizzazioni sindacali, calendarizzate entro i prossimi due mesi. «La medesima attenzione – si legge nel documento del Miur – sarà riservata alla proposte riguardanti gli interventi di competenza del Ministero in ordine all’accesso alle graduatorie provinciali e all’assegnazione delle supplenze».
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Cambia la musica per gli esodati della scuola
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