#Combiostile è la campagna promossa dall’Associazione Parole O_Stili con lo scopo di indirizzare la prossima gara elettorale verso una sfida da vincere con le idee e la forza delle proposte e non con la violenza degli insulti e l’inganno delle notizie false. Dopo l’approvazione della legge sul testamento biologico in Aula ho voluto essere presente alla presentazione della campagna, cui ho preso parte in Senato assieme alla Ministra Valeria Fedeli, che ha ribadito il ruolo della scuola nella formazione dei cittadini di domani in continuità con quanto previsto dalla legge 71/17 in maniera di contrasto e prevenzione del cyberbullismo. Un impegno che anche il Premier Paolo Gentiloni, in una nota, ha voluto “incoraggiare e sostenere, per tutelare i valori di rispetto della sfera personale, di convivenza civile e di pluralismo che sono autentiche pietre angolari della nostra democrazia”. La politica deve tornare ad essere, anche nelle parole e nel linguaggio, sempre di più un esempio per le nuove generazioni. Il manifesto di Parole O_stili segna dei principi chiari, e spero condivisi, da cui ripartire.
Per questo, con grande piacere, ho accolto l’impegno del Partito Democratico di Novara, che ha scelto di aderire a #cambiostile. Una scelta condivisa all’unanimità dall’Assemblea Provinciale del PD sulla base di un Ordine del Giorno che ho presentato assieme al Consigliere Regionale Domenico Rossi. Tra gli elementi generatori del Manifesto della Comunicazione non ostile si fa esplicito riferimento al messaggio di Carolina Picchio ‘Le parole fanno più male delle botte’. Ho ritenuto di portare all’attenzione dell’assemblea provinciale del mio partito la declinazione riferita alla politica a pochi giorni dalla presentazione della campagna a Palazzo Madama. Da Novara è nata la Legge 71/17 e la Proposta di Legge Regionale presentata da Domenico Rossi. La comunicazione politica oggi rappresenta una grande sfida, se vogliamo mettere al centro le proposte ed essere di esempio per le nuove generazioni.
L’importanza dell’aspetto educativo ma non solo, come precisato da Domenico Rossi: “Il modo in cui parliamo riflette il modo in cui pensiamo e anticipa le nostre azioni. Chi parla male, pensa e agisce male. C’è poi una questione di etica della responsabilità che tutti coloro che hanno incarichi pubblici devono tenere in considerazione: si tratta del dovere della testimonianza di come si può stare nel conflitto, che è necessario in democrazia, ma che deve sempre essere rispettoso dell’interlocutore e che non deve mai scadere nella squalifica o nella violenza nei confronti dell’avversario. Dobbiamo discutere sui temi”.
Con il documento, approvato lo scorso lunedì 18 dicembre, si impegna l’assemblea anche ad incentivare le adesioni di iscritti, simpatizzanti ed elettori e a promuovere iniziative specifiche volte a sensibilizzare candidati ed elettori ad un uso corretto della comunicazione politica anche in vista della imminente campagna elettorale. “Dirigenti, militanti ed eletti del Partito democratico – precisa il Segretario provinciale Sergio De Stasio – aderiscono convintamente alla campagna #Cambiostile (http://www.paroleostili.com/cambiostile/) e sarà un nostro preciso impegno quello di sensibilizzare anche i cittadini all’adesione del manifesto di Parole Ostili (www.paroleostili.com/firma-manifesto) che individua principi chiari, e spero condivisi, da cui ripartire per un dialogo costruttivo non solo nei luoghi della politica”.