La legge pensata per i ragazzi, raccontata dai ragazzi. La tutela dei minori, a maggior ragione sul web, passa dalla partecipazione. Le stelle di YouTube si sono messe in gioco per informare il loro vastissimo pubblico di teenager dell’esistenza della legge 71/2017, per la prevenzione e il contrasto del cyberbullismo a tutela dei minori, e dei suoi contenuti.
LaSabriGamer, Giulia Penna, Jack Nobile, Cesca e Tudor, sono i creators che hanno realizzato il video della campagna educativa #Cyberesistance, rilanciata anche da Favij, e che in pochi giorni ha raggiunto oltre 2 milioni di interazioni.
“In qualità di prima firmataria della norma nazionale sul cyberbullismo – commenta la Senatrice Elena Ferrara – ringrazio Casa Pediatrica, in particolare il Direttore Luca Bernardo e tutta la community di WebStarsChannel, per aver preso a cuore questa grande battaglia di civiltà e di diritti. La speranza è che sempre più ragazzi possano prendere parte a questa campagna, diffondendone i preziosi contenuti”.
La sfida educativa per navigare in piena sicurezza online, infatti, non può ancora ritenersi vinta. “Siamo solo all’inizio – prosegue la parlamentare piemontese – come conferma il lavoro di questi giorni sui decreti attuativi e le tante, tantissime iniziative su tutto il territorio nazionale per illustrare gli articoli del provvedimento”.
Con gli incontri di giugno la Senatrice è arrivata a sfiorare i 200 eventi dall’inizio del 2014, ovvero da quando depositò il disegno di legge al Senato. Molti di questi appuntamenti hanno visto la partecipazione di Paolo Picchio, il papà di Carolina, alla quale la legge è dedicata. “Nella sua storia, a distanza di quattro anni e mezzo da quella tragica notte di Novara, si riconoscono migliaia e migliaia di ragazze e ragazzi che soffrono, spesso nell’indifferenza, all’insaputa della famiglia o nella solitudine di camera loro – afferma Ferrara- la campagna digitale #Cyberesistance chiarisce una volta per tutte che la prima legge in Europa contro il cyberbullismo non è contro la Rete, ma per un Internet sicuro, positivo e consapevole, dove rispetto e solidarietà non siamo mai bannati”.