«Anche in clima di campagna elettorale non tutto è lecito: xenofobia e intolleranza non si possono ritenere messaggi politici». La Senatrice Elena Ferrara interviene sull’annuncio di una manifestazione di Forza Nuova, contro l’immigrazione, in programma sabato prossimo a Sant’Agabio.
Ieri la Camera ha approvato il Ddl sulle Unioni civili (con 369 voti a favore, 193 contrari e 2 astenuti), a poco più di un mese dall’approvazione in Senato. «Un altro passo avanti per i diritti e le pari opportunità – commenta Ferrara – C’è un Parlamento, espressione di un Paese, che sta dando risposte concrete in favore dell’uguaglianza e della libertà di scelta delle persone. Un’Italia che, più in generale, sta attuando percorsi inclusivi, non solo per le coppie omosessuali, contro le discriminazioni». Soltanto lo scorso 3 maggio il Senato ha approvato la legge contro il Negazionismo: chi nega la Shoah o i crimini di genocidio, di guerra o contro l’umanità rischia da 2 a 6 anni di carcere. «Al contempo – riprende la parlamentare democratica – ci sono episodi e segnali, che vanno in totale controtendenza e che non possono essere sottovalutati. Anche nella città di Novara». Al termine della seduta di martedì 10 maggio, il Senatore democratico Giorgio Pagliari è intervenuto in Aula riferendo di alcuni striscioni offensivi della Resistenza, affissi davanti ad un istituto scolastico di Parma, da parte di un movimento studentesco vicino a Casa Pound. Pagliari si è appellato al Governo per far rispettare la XII disposizione transitoria della Costituzione, il cosiddetto reato di apologia di fascismo.
Un episodio analogo si era verificato anche nel Novarese, proprio in occasione del 25 Aprile, come riportato da alcuni organi di informazione locali. E ancora, negli ultimi giorni, Novara è attraversata dalle polemiche per l’annuncio del corteo di Forza Nuova, contro l’immigrazione, a Sant’Agabio. «Un quartiere storicamente attraversato dai flussi migratori – commenta Ferrara – in cui ci sono realtà che, invece, stanno lavorando da tempo in favore dell’integrazione e contro ogni forma di fanatismo religioso. Come, ad esempio, il centro “Al Amal” di via della Riotta, fondato dai Giovani musulmani, che ho personalmente incontrato e visitato nel marzo dell’anno scorso. Come ho ricordato anche ieri intervenendo in Aula in occasione della discussione sul ddl 2299 sulle “disposizioni urgenti in materia di funzionalità del sistema scolastico e della ricerca”, solo il dialogo e la reciproca conoscenza, fra cittadini e con le istituzioni, possono rappresentare una valida ricetta per la convivenza civile fra persone con origine geografiche e culture diverse. Nel presente e per il futuro delle comunità locali e del Paese. Certa dell’attenzione garantita dalle autorità preposte – conclude Ferrara – mi auguro che i singoli cittadini prendano distanza dall’iniziativa organizzata dal movimento di estrema destra».