Nella giornata di oggi è stata presentata la tappa del tour “Una vita da Social”, organizzato alla Polizia di Stato dal Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca nell’ambito del progetto Generazioni Connesse del Safer Internet Center Italia, ad Oleggio il prossimo mercoledì 3 febbraio.
L’occasione per fare il punto sul progetto “Fragile – maneggiare con cura” che coinvolge la scuola Maraschi, l’Enaip e l’Istituto Comprensivo Verjus, capofila del progetto, che ha ospitato l’incontro.
Un momento di confronto con Paola Capozzi, dirigente del Compartimento Polizia Postale del Piemonte, in preparazione dell’appuntamento di piazza Martiri cui parteciperanno i ragazzi delle scuole media, le classi quinte della Maraschi e del Verjus ed infine i ragazzi delle superiori.
Al cento e della mattinata la tavola rotonda con i referenti del progetto Fragile e i ragazzi che, giunti al termine del percorso di formazione, ricoprono il ruolo di peer educator.
«Una tappa organizzata grazie alla collaborazione di tutti – ha dichiarato Paola Capozzi – La richiesta dai territori sta aumentando esponenzialmente. Noi siamo impegnati sul fronte della sicurezza, ma anche sul piano educativo. Ringrazio i genitori, i ragazzi, le scuole e le famiglie. Dobbiamo agire sulla consapevolezza, perché i ragazzi, sempre più piccoli, devono sapere che oggi il telefonino è assimilabile a una bellissima automobile, ma bisogna saperla guidare».
Elena Ferrara: «Fragile rappresenta un progetto consolidato sul territorio ed un esempio a livello nazionale: non è un caso che il Ministro Giannini lo abbia scelto come emblematico durante la presentazione delle linee guida contro il bullismo ed il cyberbullismo. Ringrazio la Polizia Postale per la sua presenza costate e per aver inserito anche Oleggio, dopo Novara, nella tappe di Una Vita da Social e l’amministrazione comunale: Oleggio sta dando un segnale forte alla comunità, sono certa che Carolina sarebbe contenta di quello che si sta facendo. Auspico che l’iter della legge, che tanto di ispira a questo progetto, possa arrivare a compimento ed essere discussa presto anche alla Camera».
Auspicio ripreso anche dal primo cittadino Marcassa: «Speriamo che presto venga approvato il Ddl, ce lo chiedono le nostre famiglie. I genitori spesso sottovalutano il problema, che non possiamo considerare solo quando leggiamo di tragici casi di cronaca. Serve una formazione continua sull’utilizzo dei social network».
Daniela Rossi e Sabina Bovio per l’istituto Verjus hanno infine evidenziato alcuni elementi del progetto Fragile: «Un progetto che si pone l’obiettivo di coinvolgere tutti i target interessati dal fenomeno del cyberbullismo: studenti, docenti, famiglie, operatori del volontariato e che rappresenta la forza di una rete territoriale attiva. Non ci occupiamo solo di educazione all’uso corretto del web, ma anche di affettività, valenza artistica e al dialogo Intergenerazionale grazie al contributo costante del Comitato genitori, fondazione Andrea Valentini e Cisas, che allarga al territorio quello che le gli istituti scolastici avviano nelle classi».