Su 50mila assunzioni, oltre 2250 riguardano l’educazione musicale. Un dato che risolve il precariato di numerose famiglie e che restituisce dignità ai tantissimi insegnanti che non trovavano un ruolo, non solo nella scuola, ma anche nella società. Molti sacrifici finalmente ripagati grazie al potenziamento dell’offerta formativa affidato alle autonomie scolastiche previsto dalla legge 107. Una riforma che, tra i suoi punti di forza, inserisce musica arte e cultura per educare alla bellezza, valorizzare i talenti e formare cittadini più consapevoli del nostro impareggiabile patrimonio artistico.
Come fondatrice dell’intergruppo parlamentare “Per la musica” ritengo questo passaggio un punto di svolta. Ora bisogna trovare continuità, a partire dal tavolo sulla “Delega alla Cultura umanistica”, avviato dal Governo per garantire il contributo del settore culturale anche allo sviluppo economico del Paese. Una proposta che prende spunto dal ddl dedicato al Maestro Abbado, per la valorizzazione dell’insegnamento artistico e musicale, e dall’impegno costante della VII Commissione di Palazzo Madama”.
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