Prosegue la discussione del Collegato Ambiente in approvazione oggi al Senato. Dopo l’approvazione dell’articolo 71, che prevede la l’istituzione delle Oil Free Zone, quella dell’articolo 6 “Disposizioni per il contenimento della diffusione del cinghiale nelle aree protette e vulnerabili”.
Un segnale di giusta attenzione sul problema dei danni causati dai cinghiali a partire dalla commissione ambiente, in cui è stato inserito un articolo dedicato nel testo approvato dalla Camera e dall’aula che ha votato a favore dell’emendamento del relatore Vaccari. “Una problematica che non può essere trascurata come testimoniano le continue denunce per gravi danni all’agricoltura e per la sicurezza, soprattutto stradale” dichiara Elena Ferrara. “L’articolo emendato – spiega Ferrara – vieta l’immissione e il foraggiamento di cinghiali su tutto il territorio nazionale, ad eccezione delle Aziende Faunistico Venatorie e delle Aziende AgriTuristico Venatorie adeguatamente recintate, e regolamenta l’installazione degli appostamenti, che dovranno avere la caratteristica di essere rimovibili e di basso impatto».
Una linea che impone precisi vincoli per far fronte in particolare ai danni alle coltivazioni provocati dal consumo delle produzioni – mais, uva e prati in primis – ma anche dagli scavi in particolare sui fossi utilizzati per irrigazione. “Abbiamo voluto rispondere agli appelli lanciati dagli enti locali, così come dagli agricoltori attraverso le associazioni di categoria” prosegue Ferrara. “L’auspicio – conclude – è che tutti ora facciano la propria parte con impegno e senso di responsabilità a partire dall’erogazione dei fondi per il risarcimento dei danni alle aziende agricole”.