La senatrice Elena Ferrara interviene sui più recenti sviluppi della vicenda dei “contributi volontari” per l’Itis Mossotti di Novara, che nei giorni scorsi ha determinato reazioni e commenti, riportati da alcuni organi di informazione locali.
«Nel momento in cui si decide di fare chiarezza su un tema così complesso, bene hanno fatto gli studenti dell’Uds a rivolgersi direttamente all’Ufficio scolastico territoriale. La dirigente scolastica dell’istituto Mossotti ha deciso di rettificare la delibera sui “contributi volontari”, che sarà formulata in maniera più chiara ed esaustiva all’interno del Consiglio di istitutoe nel rispetto della normativa vigente. L’istituto Mossotti – commenta Ferrara, componente della VII Commissione Istruzione di Palazzo Madama – ha dato prova di saper dare risposta alle sollecitazioni ricevute e il sistema scolastico ha dimostrato di essere in grado di autocontrollarsi».
Le legge prevede che i fondi reperiti attraverso i contributi volontari possano essere utilizzati dagli istituti scolastici esclusivamente per le attività extracurricolari e per l’ampliamento dell’offerta formativa e culturale e non per far fronte a costi relativi ad attività ordinarie.
«Ringrazio il dirigente dell’Ufficio scolastico regionale Fabrizio Manca e il dirigente dell’Ufficio scolastico provinciale Giuseppe Bordonaro – sottolinea la senatrice Ferrara – per essere intervenuti prontamente, facendo chiarezza su una questione, già oggetto di polemiche strumentali».
Nei giorni scorsi, la parlamentare novarese si era attivata anche con le più alte sfere istituzionali: «Mi sono immediatamente confrontata sulla vicenda con la Ministra dell’Istruzione Stefania Giannini, con la quale ho condiviso l’incompetenza di quei colleghi che confondono la Legge 107/2015, nota come “Buona scuola”, con la Legge 59/1997, che ha sancito le autonomie scolastiche. Spiace, infatti, constatare come altri rappresentanti del territorio abbiano strombazzato con comunicazioni di bassa propaganda, alimentando confusione e disinformazione. Come emerge anche dall’epilogo della vicenda novarese, la realtà – prosegue la senatrice democratica – è semplice: la “Buona scuola” non ha modificato alcuna norma sui contributi volontari. La riforma, piuttosto, come già comunicato alle autonomie scolastiche, aumenta le risorse a disposizione del fondo di funzionamento e introduce nuovo personale di potenziamento a partire dalle prossime settimane. E’ innegabile che ci siano ancora criticità nel sistema; a partire dall’edilizia scolastica, in passato abbandonata a scelte locali e non oggetto di incisive strategie e politiche d’intervento, oggi gestita da un centro di coordinamento nazionale. Ma è, al contempo, chiaro – conclude Ferrara – che siamo di fronte a un giro di boa ed è percepibile lo sforzo che il Governo sta mettendo in campo per rimediare».