Questa mattina in Sala Zuccari a Palazzo Giustiniani, assieme al Ministro Stefania Giannini, per la presentazione delle nuove “Linee di orientamento per azioni di prevenzione e contrasto al bullismo e cyberbullismo”. Ho portato il INTERVENTO DDL 1261 per la prevenzione e il contrasto al cyberbullismo che ho presentato come prima firmataria e che, dopo un attento ed impegnativo lavoro di integrazione in Commissione Diritti Umani, è pronto per essere discusso in Aula. L’Italia con il ddl e le linee d’orientamento presentate oggi si mette nelle condizioni di rispondere alle sfide del futuro con entusiasmo, speranza e partecipazione. Soprattutto, lo dico dopo aver incontrato tanti ragazzi in ogni regione, mettiamo a sistema e ci dotiamo di strumenti necessari a rispondere alla loro richiesta di aiuto e vicinanza: una domanda che non può rimanere inascoltata.
Necessità che trovano risposta nelle linee guida. «Vogliamo dare una risposta concreta alle richieste d’aiuto che ci giungono quotidianamente dai più giovani. Per farlo nessun istituto sarà lasciato da solo in questa battaglia educativa: più potere e forza alla rete scolastica sui vari territori, con insegnanti come referenti, coerente con il ddl 1261» ha dichiarato il Ministro Giannini evidenziando che «anche nel disegno de #labuonascuola è prevista l’educazione a un uso sicuro e corretto web». Una giornata, quella di oggi, che segna una svolta nel contrasto al fenomeno anche per la sottoscrizione di decreto ministeriale che istituisce il percorso condiviso e partecipato pubblico-privato che tanti risultati sta portando nell’ambito del Sic, il programma europeo del Safer internet Centre coordinato in Italia dal MIUR.
Tanti gli interventi che anche nella giornata di oggi hanno contribuito a sostenere il percorso del Governo, definire i campi e le modalità di intervento, così come a sollecitare la messa in atto delle linee guida, a partire dal Presidente del Senato, Pietro Grasso, che ha voluto ricordare ruolo che la scuola deve ricoprire, per la formazione e la sensibilizzazione dei ragazzi ad un uso consapevole della Rete. Un tema centrale ripreso anche dal Senatore Luigi Manconi che ricordato il lungo percorso di ascolto e di confronto in Commissione Diritti Umani proprio nelle scuole e sui territori. «Il dialogo è più efficace della sola repressione» ha ribadito Manconi chiarendo il senso del lavoro della Commissione diritti Umani, confermato dal Senatore Riccardo Mazzoni: «Le leggi che partono dalle esperienza reali e dalla vita vera sono il meglio che il Parlamento può esprimere». In questo senso ho voluto ringraziare nel mio intervento Paolo Picchio e Teresa Manes presenti tra i pubblico. Le tragiche vicende dei loro ragazzi sono state un punto di riferimento costante nel lavoro di elaborazione del disegno di legge, così come il contributo costante di tanti soggetti dalla Polizia Postale a Save the Children e Telefono Azzurro, fino alle stesse aziende ICT come Google e Facebook o come i principali operatori telefonici. Senza dimenticare l’impegno costante anche in termini di iniziative e progetti degli istituti scolastici e delle associazioni che sui territori rappresentano una reteda salvaguardare e valorizzare anche per far fronte ad uno degli aspetti più critici del fenomeno: il sommerso. «L’Italia è tra gli ultimi posti nei Paesi in cui gli atti di bullismo vengono denunciati. Un tratto in comune con molte dipendenze online» ha evidenziato Luca Bernardo, primario della Casa Pediatrica Fatebenefratelli che con il suo team da tempo si occupa del disagio giovanile e sulle sue dinamiche.