Importante risultato nell’interesse del rapporto tra minori e internet. In un particolare momento in cui tutti i giorni le cronache segnalano casi di adescamento, aggressioni, violenza e disagio giovanile che interessano direttamente i nostri ragazzi, le famiglie e la società, la prima commissione affari costituzionali di Palazzo madama presieduta dalla Senatrice Anna Finocchiaro, completa l’iter approvando all’unanimità il Ddl 1261 Disposizioni a tutela dei minori per la prevenzione e il contrasto del fenomeno del cyberbullismo a prima firma della Senatrice Elena Ferrara. Numerosi e qualificati i contributi apportati in sede emendativa al testo incardinato la scorsa estate in Commissione Affari Costituzionali.
La soddisfazione della Senatrice Elena Ferrara che ricorda il lungo percorso di ascolto e di analisi del fenomeno avviato in seno alla Commissione Diritti Umani presieduta da Luigi Manconi. «Ora il disegno di legge aspetta solo di essere discusso in aula – spiega Ferrara – mi auguro possa avvenire quanto prima, ce lo chiedono proprio i giovani, a partire dai preadolescenti, che ho incontrato negli ultimi due anni nelle scuole e nell’ambito di iniziative su tutto il territorio nazionale». Non ultimo l’appuntamento promosso dal Ministero della Pubblica Istruzione in occasione del Safer Internet Day, la giornata della sicurezza in Rete, istituita dalla Commissione Europea e organizzata in Italia da Polizia di Stato, Save the Children e Telefono Azzurro.
Una legge non sanzionatoria e che non criminalizza il web, ma che agevola il confronto anche con i principali soggetti del mondo digitale e le aziende Ict, allo scopo di:
– Definire il fenomeno del cyberbullismo: non è di per se un reato, ma tali atteggiamenti si configurano in casi di stalking, minacce, diffamazione, molestie, diffusione materiale pedo pornografico, furto d’identità, che, invece, violano la normativa e sono perseguibili anche penalmente.
– Rimozione contenuti offensivi dalla rete e dai social: previa segnalazione il materiale lesivo sarà direttamente rimosso dai gestori, intesi come prestatori di servizi della società dell’informazione, l’indicazione potrà pervenire direttamente dagli utenti dai quattordici anni in su, al di sotto di questa età sarà necessario il coinvolgimento da parte di un genitore.
– Segnalazione al garante della privacy: qualora entro le 12 ore successive al ricevimento dell’istanza il gestore non provvedesse alla rimozione si prevede l’intervento del Garante della Privacy il quale entro 48 ore dal ricevimento dell’atto ha facoltà di intervento.
– Procedura di ammonimento: in caso di reati compiuti da minorenni con età superiore ai 14 anni nei confronti di un altro minorenne è prevista applicazione procedura di ammonimento. Il Questore convoca il minore unitamente ad almeno un genitore. La sanzione in assenza di reiterazione cessa di avere conseguenze al compimento della maggiore età, nella logica di educare e responsabilizzare i giovani che anche solo inconsapevolmente si rendono attori di comportamenti penalmente perseguibili.
– Un referente almeno per ogni autonomia scolastica: corsi di formazione per personale scolastico che dovranno garantire l’acquisizione di idonee competenze nell’ambito di azioni preventive a sostegno del minore.
– Educazione continua: l’educazione all’uso consapevole della rete trova continuità nel piano dell’offerta formativa in ogni ordine di scuola.
– Risorse formazione polizia postale: nell’ambito di ciascun programma operativo nazionale sono stanziate idonee risorse alla formazione del personale specializzato alla tutela dei minori sul web.
– Tavolo interministeriale permanente: costituzione di un tavolo tecnico per la prevenzione ed il contrasto del fenomeno. Il tavolo coordinato dal Miur include i Ministeri dell’Interno, Lavoro e Politiche sociali, Giustizia, Sviluppo Economico e della Salute; Anci, Garante per l’Infanzia e l’Adolescenza, Garante Privacy, Comitato di applicazione del codice di autoregolamentazione media e minori, organizzazioni già coinvolte nel programma nazionale del Safer Internet Centre, nonché una rappresentanza delle associazioni studentesche e dei genitori.
– Marchio di qualità: adozione di un marchio da riconoscere ai fornitori di servizi di comunicazione aderenti ai progetti elaborati dal tavolo interministeriale.