Elena Ferrara

Imu Agricola: la legge migliora il decreto, ma c’è ancora da lavorare

Con la conversione in legge del decreto sull’IMU agricola, il Senato chiude l’iter sui criteri dell’imposta dopo le criticità segnalate dal comparto agricolo dallo scorso novembre.
«Il testo approvato è derivato da un lungo e complesso confronto con il governo, fatto di proroghe, interrogazioni e ordini del giorno che hanno portato a dei miglioramenti sostanziali rispetto al provvedimento di partenza», commenta la Senatrice Elena Ferrara, già componente della Commissione Agricoltura. Rispetto a quanto stabilito inizialmente dal Mef, oltre ad aver recuperato in gran parte l’esenzione per i terreni parzialmente montani, si prevede la detrazione di 200 euro per i terreni di collina svantaggiati e attribuisce ai comuni, a ristoro del minor gettito, un contributo di 15,35 milioni di euro; di estendere agli anni successivi al 2014 l’esenzione per i terreni a destinazione agro- silvo-pastorale a proprieta’ collettiva indivisibile e inusucapibile; infine, di non applicare sanzioni e interessi nel caso in cui il versamento dell’imposta dovuta per il 2014 sia effettuato entro il 31 marzo del 2015.
«Il nostro lavoro non finisce oggi – continua la Senatrice novarese – perché l’imposta non tiene ancora conto della capacità contributiva dei singoli e si basa su valori catastali e patrimoniali anacronistici e irreali». Oltre alle incongruenze rispetto alle reali condizioni e caratteristiche dei terreni, le rappresentanze agricole chiedono un maggior coinvolgimento enti territoriali nell’adozione dei criteri di classificazione. «L’impegno è di arrivare ad una nuova proposta sostenibile per i Comuni, per le imprese, e per il sistema nel suo complesso – conclude Elena Ferrara – basandoci su un principio di equità e, perchè no, inserendo la questione nel tavolo di lavoro sulla local tax».

 

 

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