Il 4 dicembre a Roma si è tenuto il Convegno “Quale futuro per l’artigiano creatore e per il restauratore nell’ambito dell’oreficeria”. Come membro della Commissione Istruzione e Beni Culturali, ho sottoscritto l’urgenza di avviare un percorso di studi post diploma per i giovani che vogliano lavorare come artigiani. L’occasione, nella quale sono state presentate le due edizioni del Master di II livello in Storia e Tecnologie dell’Oreficeria, è stata propizia anche per discutere sul bisogno di formare figure per un settore che in Italia vanta una storia millenaria, oltre che di alta qualità.
Come già intrapreso con il percorso della Buona Scuola, dobbiamo ricongiungere il concetto del fare con quello del saper fare. La necessità di coniugare il mondo del lavoro con quello dell’istruzione, sviluppando esperienze laboratoriali che superino l’alternanza scuola-lavoro. Gli aspetti artistici vanno coltivati dalla scuola materna in avanti, per aiutare i ragazzi ad accedere alla bellezza: se si familiarizza con i linguaggi artistici sarà più facile sviluppare una personalità armonica, propensa a riconoscere ad accogliere il bello. In Settima Commissione stiamo affrontando questo aspetti e le prime risposte, come confermato dalla SIAE riguardo le attività museali effettuate negli istituti, sono positive e dimostrano che c’è una cittadinanza desiderosa di conoscere. Partendo da queste esperienze dovremo valorizzare i settori più tralasciati, come quello della musica della quale mi sto occupando in Senato con il “DDL Abbado”, stanziando più risorse e lavorando sinergicamente con i settori del mondo imprenditoriale e del lavoro. Proprio come quello degli artigiani, sempre più in difficoltà ma con grandi competenze che dovremo tramandare ai più giovani, attraverso la creazione di progetti e percorsi.
Di seguito, dal minuto 3:08:30 al 3:20:05, l’intervento che ho effettuato al convegno: https://www.youtube.com/watch?v=iKna2g-FPeI&feature=em-share_video_user
