Un plafond di 52 miliardi di euro per il rilancio del settore agricolo grazie alla nuova Pac. L’approvazione in Consiglio dei Ministri dell’accordo sull’attuazione in Italia della Politica Agricola Comune mette a disposizione 80 milioni di euro all’anno per le imprese agricole condotte da giovani e una dotazione annua di 426 milioni per il sostegno accoppiato. «Un documento condiviso con le Regioni, che tiene conto delle istanze delle associazioni di categoria e studiato per sostenere lo sviluppo di un settore determinante nel rilancio dell’economia del Paese». La Senatrice novarese, Elena Ferrara, commenta così la notizia che tanto coinvolge il comparto agroalimentare di Novara e provincia.
Made in Italy, produzioni di qualità, sicurezza alimentare, sostegno alle imprese e occupazione: tutte partite legate alla distribuzione dei fondi della Pac. «Le risorse destinate ai giovani agricoltori – commenta la Senatrice Democratica – sono un segnale forte e chiaro, ma non dobbiamo nasconderci dietro ad un dito; quanto approvato dal Consiglio dei Ministri, come ha voluto precisare anche il Ministro Martina, non è un documento perfetto. Da qui l’impegno del Governo ad intervenire nei prossimi mesi con ulteriori risorse e azioni, come i Piani di Sviluppo Rurali, e rendendo da subito operativo il provvedimento con i decreti attuativi». Un’urgenza espressa da tutti i soggetti che operano nel settore e condivisa dall’esecutivo.
Tra i comparti che richiederanno particolare attenzione, anche quello risicolo: 220 mila ettari che rappresentano il 42% della superficie coltivata a riso in Europa, cui sono stati destinati 22,6milioni di euro per un aiuto diretto ai produttori di 120 euro per ettaro rispetto ai 453 dei sette anni precedenti. «Sappiamo bene – aggiunge Ferrara – quanto la filiera attraversi un moneto difficile e quanto la Pac sia importante per sostenere una produzione di grande tradizione e qualità in territori come Novarese, Vercellese e Pavese». Situazione valutata con grande sensibilità in Commissione Agricoltura. «La riduzione del contributo è sensibile, ma è stato salvaguardato l’aiuto accoppiato. Inizialmente in forte dubbio», chiarisce la Senatrice ricordando la recente audizione di Ente risi, Agrinsieme, Airi e Coldiretti presso la Commissione Agricoltura di Palazzo Madama. «In quella sede – aggiunge la parlamentare piemontese – è stato approfondito il tema della difesa dei nostri prodotti sul mercato europeo. Personalmente ho voluto evidenziare la necessità di costruire un sistema che coinvolga attivamente anche Governo e istituzioni, in modo da rappresentare unitariamente le esigenze del settore sul mercato internazionale».
Ferrara invita a fare squadra, verso «una rinnovata politica di mercato interno del riso, con il superamento della normativa attuale che risale al 1958». Un percorso, secondo la Senatrice, doveroso. «Le risaie sono un bene delle nostre terre da valorizzare, come ben ha sottolineato anche il Presidente della Regione Piemonte, Sergio Chiamparino, nell’incontro dei giorni scorsi relativo sull’accordo interregionale con la Lombardia per la difesa delle produzioni agricole in vista di Exo”.
La nuova Pac investe sui giovani e garantisce l’aiuto accoppiato
- Rassegna stampa Luglio 2014
- Un passo avanti per la tutela del riso “Made in Italy”