«Oggi in votazione in Aula a Palazzo Madama il decreto Competitività con cui il Governo intende dare un’ulteriore spinta all’economia del nostro Paese». La Senatrice Elena Ferrara commenta così il prossimo via libera ad un provvedimento che prevede interventi per lo sviluppo delle imprese, il contenimento delle tariffe elettriche, l’efficientamento energetico, la tutela ambientale e il rilancio del settore agricolo. «Un testo articolato – spiega la Senatrice – modificato e migliorato grazie al difficile lavoro di sintesi e coordinamento delle diverse proposte svolto nelle commissioni competenti, che interviene su discipline assai diverse tra loro, ma tutte legate da una finalità chiara: il sostegno all’economia a partire dal comparto agricolo e agroalimentare che il Governo ha identificato come determinanti nelle politiche di rilancio del Paese». Un settore trainante per cui sono previsti incentivi per l’assunzione dei giovani tra i 18 ed i 35 anni e per investimenti tecnologici, ma anche importanti interventi sulla quotidianità delle aziende. Si pensi all’istituzione del Registro unico dei controlli ispettivi per favorire il coordinamento degli Organi di vigilanza, evitando sovrapposizioni e duplicazioni; alla possibilità di tornare a bruciare stoppie e sterpaglie in loco; gli emendamenti alla legge 157 del 92 sul controllo della fauna selvatica escludendo le nutrie dalle specie tutelate e riducendo le limitazioni relative alla caccia al cinghiale.
Buone notizie, dunque, per il comparto agricolo e, nello specifico, per il territorio novarese. Per la produzione vitivinicola è prevista la riduzione degli oneri burocratici e l’ottimizzazione dell’uso degli impianti, con evidenti riduzioni costi per imprese. Sul fronte riso, proprio in questi giorni, l’interrogazione Bertuzzi-Ferrara in Commissione Agricoltura rivolta al Ministero ha prodotto significativi risultati. Nei giorni scorsi ha avuto inizio la trattazione dell’Affare Assegnato sul riso in Commissione, con la relazione della Senatrice Maria Teresa Bertuzzi, e già la prossima settimana le audizioni con Ente Risi, Agrinsieme, Airi e Coldiretti. «Un confronto costruttivo – sottolinea Elena Ferrara – è importante in ogni momento, a maggior ragione quando gli sviluppi in materia sono tanto importanti per il futuro di una filiera d’eccellenza che dà lavoro a oltre 10mila famiglie». A supporto dell’attività istituzionale in sede Europea per l’introduzione di vincoli di protezione rispetto alle importazioni di riso dai cosiddetti Paesi Eba, non può mancare il supporto di produttori, industria di lavorazione e soggetti che operano sul mercato. «Ogni componente – aggiunge la Senatrice – deve portare il proprio contributo in difesa del prodotto made in Italy, di un territorio che la coltivazione del riso ha plasmato e reso unico, dei diritti dei consumatori che devono poter scegliere consapevolmente il prodotto che portano in tavola grazie all’etichettatura d’origine». Unità d’intenti e sinergia sono le parole chiave. «Solo chi vive quotidianamente la realtà della terra e del lavoro nel settore può supportare efficacemente l’azione del Governo a tutti i livelli, nazionale, come nel caso proprio del decreto Competitività, ed internazionale, sul fronte della protezione del made in Italy».
Decreto Competitività: buone notizie per il comparto agricolo
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