I risultati dell’importante tornata elettorale di domenica scorsa parlano chiaro: non solo il Piemonte, ma tutto il Novarese parla Democratico. Una crescita ulteriore rispetto al risultato storico delle elezioni politiche del febbraio 2013, quando per la prima volta il Pd si affermava come primo partito di Novara. Per le Europee e per le Regionali, il Partito Democratico consegue un risultato senza precedenti, attestandosi rispettivamente al 43,70 e al 44 per cento. I candidati Democratici al consiglio regionale hanno ottenuto oltre 14mila preferenze. L’Assessore al Comune di Novara, Augusto Ferrari, è certo di rappresentare il territorio a Palazzo Lascaris, ma la dimensione dell’affermazione del Partito si evince dal successo della proposta di Domenico Rossi. «Quando un candidato proveniente dalla società civile sceglie di sostenere con forza il programma di Sergio Chiamparino nell’ambito delle liste del Pd – commenta la Senatrice novarese – e ottiene più di 5mila preferenza, significa da una parte che la buona amministrazione non teme la partecipazione e il coinvolgimento nella governance di soggetti riconosciuti per il loro impegno civile funziona, eccome!».
A livello locale il rapporto stretto tra il Partito Democratico e le liste civiche di riferimento, proprio perché rispettoso del valore identitario delle comunità locali, consente a moltissimi candidati vicini al centrosinistra di amministrare il proprio Comune. «Una conferma che i valori espressi dal Pd – continua la senatrice Ferrara – sono percepiti con favore dalla comunità: trasparenza, solidarietà, legalità e sostegno alla capacità produttiva e d’impresa». E’ il caso di realtà simbolo del Novarese come Romentino, «dove la vittoria di Alessio Biondi attesta la bocciatura della politica sulle cave del centrodestra», precisa la Senatrice. E’ il caso di Cameri, «dove Valeria Galli ha vinto presentando un programma serio e partecipato dopo le promesse non mantenute delle destre sulle ricadute occupazionali della commessa F35» ricorda Ferrara. «Un discorso che vale per tanti altri Comuni novaresi cui rivolgo i miei auguri di buon lavoro» conclude la Senatrice non prima di analizzare il voto ad Oleggio. «Vista la bontà del programma amministrativo – osserva la Senatrice – i risultati in controtendenza ad Oleggio lasciano un forte rammarico e meritano una riflessione di carattere metodologico e strategico».
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