«Non abbandoniamo i ragazzi al cyberbullismo della Rete». Lo afferma la senatrice del Pd Elena Ferrara che per il 15 febbraio ha organizzato a Novara un workshop dal titolo “Il Web non è il Far West”, che si svolgerà presso l’Aula Magna dell’Ateneo Amedeo Avogradro (via Perrone 18) a partire dalle ore 9, in occasione della settimana del Safer Internet Day 2014, la giornata istituita dalla Commissione Europea per la promozione di un utilizzo sicuro e responsabile dei Nuovi Media tra i più giovani.
«Quando i ragazzi usano la tecnologia – spiega la Senatrice – dinanzi a loro si apre un mondo grande e complesso e non hanno strumenti per affrontarlo. Non dobbiamo abbandonarli alla solitudine per evitare situazioni sfociate anche in momenti tragici».
Oltre ai rappresentanti di Miur e Mise saranno presenti all’incontro i Garanti dell’Infanzia e della Privacy, la Polizia Postale e i vertici di Save the Children, Raffaela Milano, direttore dei programmi Italia-Europa e Telefono Azzurro, con il presidente Ernesto Caffo. L’evento è organizzato dall’Asl di Novara e dal Rotary Club Val Ticino, responsabili del “Progetto Per Tommaso” – tra i primi percorsi di peer education in Italia sull’uso consapevole della rete – con il contributo della Fondazione comunità novarese Onlus, con il Patrocinio di Senato della Repubblica, Provincia e Comune di Novara e Ateneo Avogadro – Università del Piemonte Orientale. «Spesso i genitori – aggiunge – si trovano impreparati di fronte a episodi vessatori subiti dai ragazzi in rete e tutto avviene di nascosto. Gli adolescenti ne parlano solo nel gruppo dei pari: da qui l’importanza e l’efficacia di agire attraverso il metodo della peer education».
E’ il momento di fare squadra, di mettere in campo tutte le forze migliori per offrire percorsi formativi destinati ai ragazzi, ma anche ai genitori ed agli insegnanti. «Per questo – conclude Ferrara – presenterò un disegno di legge con l’obiettivo finale di creare una legame fra i Ministeri, sancire un meccanismo di sistema tra tutti i soggetti impegnati su questo fronte. Occorre lavorare in modo sinergico, funzionale ed efficacie».
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