Buone notizie per il sistema scolastico nazionale. Proprio in occasione della “Giornata mondiale per i diritti dell’infanzia e dell’adolescenza”, il Miur eroga 150 milioni di euro per interventi su strutture ed edifici scolastici, in applicazione delle misure contenute nel Decreto del Fare.
Le Amministrazioni locali, infatti, stanno ricevendo, attraverso le Regioni, i fondi inseriti nel Decreto. Un esempio emblematico di buona governance con un Parlamento impegnato in scelte che producono ricadute concrete e tempestive sui territori. A pochi mesi dal via libera al Decreto del Fare, la comunicazione è già pervenuta ai Comuni interessati, che potranno inserire i finanziamenti nei propri bilanci in tempo per l’approvazione, prevista entro il 30 novembre.
Un contributo che mette a disposizione 9 milioni di euro per il Piemonte. La scuola è un luogo fondamentale per la crescita e la valorizzazione dei talenti dei nostri ragazzi. Investire sulle strutture significa garantire un ambiente a misura di studente e rispondere con efficacia alle cronache che, mai come in questo periodo, riportano alla luce tutti i rischi connessi al degrado giovanile.
Provvedimenti ad ampio raggio, a conferma di quanto scuola e istruzione siano una priorità nell’agenda di Governo. Particolarmente interessata anche la provincia di Novara. Tra i 27 progetti finanziati sulla base della graduatoria stesa dall’Assessorato all’Istruzione di Regione Piemonte, infatti, rientrano quelli presentati dai Comuni di Trecate e Grignasco. Complessivamente, ammontano ad oltre 500mila euro i fondi a disposizione dei Comuni novaresi per le scuole elementari e medie.
Sono in contatto con le amministrazioni locali per verificare tempi e modalità di erogazione dei contributi. Un impegno che si rinnova per la prossima tranche di erogazioni, che prevede altri 3 milioni di euro per interventi, anche nelle scuole secondarie distribuite su tutto il territorio provinciale.
Adeguare gli Istituti per valorizzare educazione formazione; un indirizzo preciso che la Ministro Maria Chiara Carrozza, con il Decreto “L’istruzione riparte”, ha ulteriormente rafforzato, destinando all’edilizia scolastica altri 40 milioni di euro. Il welfare dello studente passa anche dell’implementazione della rete wi-fi e dal personale scolastico, con 26mila docenti di sostegno stabilizzati e un piano triennale per l’immissione in ruolo di 69mila insegnanti e 16mila tra ausiliari, tecnici e amministrativi.
Tutelare i diritti dell’adolescente significa investire nelle borse di studio, contrastare la dispersione scolastica, puntare sull’orientamento e potenziare l’offerta formativa. A partire dagli studenti e dalle famiglie più in difficoltà. Misure messe in atto dal Ministero e fondamentali per le nuove generazioni, in una fase critica per l’occupazione giovanile. Dobbiamo metterci in ascolto dei nostri giovani e porre rimedio alla crescente disaffezione dei nostri ragazzi verso la cosa pubblica. Nel corso di un recente incontro sul tema delle adozioni, ho avuto modo di sottolineare il diritto dei bambini alla famiglia. Uno studente, tra i tanti presenti, ha replicato che i giovani rivendicano anche il “diritto a fidarsi delle Istituzioni”. Parole nobili che devono spingere la politica a garantire prospettive alla futura classe dirigente, ragazze e ragazzi ai quali presto consegneremo le chiavi del nostro Paese.