Partecipazione, rappresentanza e solidarietà sono parole vuote, se non accompagnate da coerenza e concretezza. Quella che spinge il candidato Cuperlo a sostenere il Governo Letta, che in questi mesi si è distinto a tutela dei diritti civili, capace di restituire a scuola, cultura e lavoro il giusto ruolo nell’agenda politica. Un Governo che si regge su equilibri fragili, ma che in questa fase sociale e culturale deve far fronte alla responsabilità di consegnare alla prossima legislatura uno scenario diverso. Un nuovo punto di partenza per investire davvero nella ripresa economica, come pure nel recupero di un senso comune più profondo. Per cambiare un Partito bisogna partire dal Paese, che non può prescindere dall’Europa.
Per questo invito tutti voi a partecipare al confronto di sabato. Sono convinta che la vocazione al dialogo e il carattere costruttivo di Gianni Cuperlo sapranno conquistare anche il pubblico novarese, in un pomeriggio “bello e democratico”. Ne vale la pena.