Ieri pomeriggio sono intervenuta in Aula sulla questione degli F35 (nel pomeriggio sarà disponibile anche il video) e, a seguire, ho diramato un comunicato che puoi scaricare qui.
Ho espresso concetti evidenti. Primo: per il Paese non è facile digerire un investimento tanto oneroso mentre si impongono dolorosi tagli ai servizi. Secondo: la commessa militare è in capo al Parlamento e su questo punto non si può transigere: il nostro compito è rappresentare il popolo e il popolo è sovrano in Parlamento, non altrove. Terzo: mantenere gli impegni internazionali è importante, ma la situazione contingente richiama prepotentemente al realismo. Infine la questione legata ai posti di lavoro paventati al mio territorio: i nuovi posti di lavoro alla Faco di Cameri ammonterebbero solo a qualche centinaio e le ricadute occupazionali locali sarebbero minime
Vantiamo un credito di ascolto, come novaresi, dopo gli anni lavoro fatti dalla nostra federazione PD. Ascolto dovuto tanto più quando l’Italia non avrebbe neppure la sovranità tecnologica del velivolo che dovrà assemblare, ovvero non potrà disporre autonomamente del proprio sistema d’arma, anche se nell’ambito di operazioni europee.