Questa mattina a Milano si è spenta ad 84 anni Franca Rame. Una colonna portante della cultura e del teatro italiano, che ho voluto omaggiare nell’aula del Senato con questo intervento.
“Quella di Franca Rame è stata una vita tra impegno civile, politico e passione per il Teatro. È impossibile ripercorrere tutte le tappe della sua vita. Donna di cultura e carisma che ha saputo conciliare arte e impegno civile. Oltre che attrice e autrice è stata anche senatrice nella XV legislatura, come il Presidente Grasso stamattina ci ha ricordato.
Di lei voglio ricordare il grande coraggio che la spinse a rendere pubblico il suo dramma personale: lo stupro subito nel 1973 da parte di estremisti di destra che volle condividere con tanti uomini e donne in un suo monologo teatrale. Una donna che ha pagato quindi a caro prezzo il suo coraggio nelle tante battaglie per i diritti; una donna che ha vissuto l’incubo del rapimento e la brutalità della violenza negli anni più bui del nostro passato recente. Ma Franca è stata questo e molto altro: con lei se ne va una delle donne simbolo del mondo della cultura, della politica e del femminismo italiano.
Franca Rame ci lascia un’eredità importante; un costante contributo di idee, valori, emozioni che abbiamo il dovere di consegnare alle nuove generazioni. La sua vita sempre in prima linea può confortare e motivare tutte le vittime di pregiudizi, oppressioni e violenze.
Cordoglio e vicinanza a suo figlio Jacopo e a suo marito, il premio Nobel Dario Fo: sempre assieme nella vita, nell’impegno sociale e nel lavoro. Ricordo la sua felicità e vicinanza quando Dario Fo fu insignito della Cittadinanza onoraria ad Oleggio; un riconoscimento che, in qualità di Sindaco della Città novarese in cui il Maestro aveva vissuto durante la sua infanzia, mi fu naturale attribuirgli a riconoscimento della sua carriera, ma anche per sensibilizzare il territorio sull’importanza della cultura e del teatro in particolare.
Penso che l’amore per il teatro, cui Franca Rame ha dedicato la sua vita, debba essere per noi tutti motivo di riflessione.
La grande scuola italiana dello spettacolo e dell’arte in senso lato, infatti, rischia di essere soffocata dalla crisi del settore. Un patrimonio di sapere e di tradizione riconosciuto a livello internazionale e che va sostenuto dalla politica e dalle istituzioni. Un impegno che Franca, nata in una famiglia che affondava le sue radici nella tradizione teatrale, ha coltivato con coraggio, intelligenza e grande personalità.”