Lo scorso primo maggio, come ogni anno, non ho voluto mancare alla fiera Agricola di Oleggio. Tra le tante iniziative ho avuto il piacere di partecipare all’incontro “Donne e imprese agricole: un binomio per la crescita”. L’evento, inserito nel ricco programma oleggese, era dedicato al percorso avviato da Regione Piemonte per la valorizzazione delle imprese agricole e agroalimentari che parlano al femminile.
Il progetto, a cura della Commissione regionale per le Pari opportunità, intende sostenere le imprese femminili che operano in questo settore, offrire nuove opportunità di sviluppo congiunto sul territorio e rendere evidenti criticità e opportunità per questa tipologia di aziende.
La mia presenza nella Commissione Agricoltura e l’attenzione al mondo femminile e alle sue necessità hanno reso spontanea la mia partecipazione.
Dopo l’introduzione del sindaco Marcassa ho ufficializzato ai miei concittadini l’attività in Commissione agricoltura. Ho ricordato come Oleggio e Agricoltura siano un binomio che ha radici profonde nella mia vita.
Questo territorio, al di là della mia esperienza diretta, è rappresentativo del legame con la terra e le attività ad essa connesse.
Sono un insegnante e porto sempre i miei alunni a visitare i terreni vicini alle scuole. In una di queste occasioni, alcuni alunni hanno notato dei cachi e ho subito approfittato per chiedere loro se sapessero cosa avevano di fronte. Mi son sentita rispondere “albicocche, pomodori e arance”. I cachi, qualcuno, li aveva visti sono al supermercato.
Ho raccontato questo aneddoto personale perché emblematico rispetto alla necessità, anche in un territorio come quello novarese legato alla terra e ai suoi frutti, di ripartire dalla cultura agricola, dai prodotti e della terra, coinvolgendo i nostri ragazzi. Credo fortemente che il mondo femminile potrà assumere un ruolo decisivo nel recupero di questi valori a partire dal rilancio dell’attività imprenditoriale.
Donne e agricoltura sono infatti sempre più legate. In tanti incontri con associazioni, autonomie e terzo settore, durante la scorsa campagna elettorale, ho riscontrato una forte presenza femminile. Anche nella mia Commissione ci sono più donne (6) degli uomini (2) e buona parte di queste vanta esperienza sia nella precedente Commissione, sia nelle territori di riferimento.
Per questo ho messo a disposizione la mia presenza in Commissione come referente diretto per questo progetto di supporto e promozione dell’imprenditoria femminile. Operando anche in Commissione Istruzione, sarà possibile individuare nuove occasioni di incontro tra il mondo della scuola e quello della natura, con particolare attenzione al lavoro e a quel patrimonio di tradizioni e saperi che tutti i gironi giunge sulle nostre tavole. Un approccio che potrebbe recuperare anche l’educazione alimentare, poco sviluppata nel nostro sistema scolastico. Anche queste iniziative sarebbero utili per tutelare il Made in Italy.